Santuario di Nostra Signora del Monte
Notizie storiche
Secolo:
Fine XII secolo
Attività (uso attuale):
Edificio di Culto
Uso storico:
Edificio di culto
Storia
Il santuario trae le sue origini da una cappella già eretta nel 958, sede di venerazione della Madonna. La prima documentazione riguardante la chiesa, tuttavia, risale al 1183, periodo in cui essa era officiata dai monaci mortariensi. I restauri del 1970 hanno riportato alla luce la planimetria dell' edificio mortariense, che doveva avere una navata unica, corrispondente alla parte superiore dell' odierna navata destra. Nel XV secolo la chiesa, ormai quasi in rovina, per la posizione immersa nel verde e non troppo distante dalla città, fu considerata dai Francescani Osservanti un privilegiato luogo di insediamento, al punto che nel Settembre del 1444 essi riuscirono, per intercessione del Doge raffaele Adorno presso Papa Eugenio IV, ad ottenere tutti i diritti sull'antico priorato. Il secolo XV è per la chiesa periodo di intensi restauri, tutti finanziati dall'Adorno, atti ad ampliare la chiesa stessa ed alla costruzione del nuovo convento. Questo, infatti, non ha sempre avuto l'aspetto maestoso con cui si presenta oggi. All'epoca dei mortariensi esso era un edificio dalle dimensioni assai ridotte, forse un "piccolo quadrato a forma dei chiostri medievali come, ad esempio, il chiostro di Santa Maria delle Vigne" (Silvestro Basso). Il convento il 13 Settembre 1444 divenne dimora di ben 49 frati francescani. Nel 1461, in occasione della caduta di Pera in mano turca, i genovesi, che misero in salvo quanto poterono, depositarono nel Santuario al Monte svariati tesori tra cui 80 preziosi volumi in pergamena, 3 calici d'argento, la reliquia del braccio di Sant'anna, che conterrebbe il cubito e la mano disseccati della Santa (oggi conseravata al Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo). Nel 1487 il santuario ricevette un'altra insigne reliquia: una croce d'oro contenente una porzione del Santo Legno, già venerata nella Cappella Imperiale di Costantinopoli. Ulteriori restauri furono svolti nel corso del 1600 (i più rilevanti tra il 1628 e il 1630), quando il giuspatronato del presbiterio e del coro fu concesso a Giacomo Saluzzo. Nel 1654 iniziarono i lavori di ristrutturazione ed ampliamento della chiesa in forme barocche, eseguiti da Gian Battista Ghiso, ed allo stesso periodo risale la costruzione del campanile.
Struttura architettonica dell'edificio
Al Santuario di Nostra Signora del Monte si accede dal sagrato antistante la chiesa, lastricato in ciottoli bianchi e neri che disegnano al centro lo stemma di Genova. Sul piazzale si erge la semplice e lineare soluzione architettonica della facciata a capanna, a due salienti, con due piccoli portali laterali ed uno più grande centrale ai quali si accede attraverso tre gradini di marmo bianco. La pianta, a croce latina, presenta tre navate e abside retta, ed esternamente rispetto alle navate ed al transetto si sviluppano dieci cappelle. Percorrendo la navata destra si incontra la prima di esse, dedicata a San Giovanni Battista. La cappella originaria fu fondata nel 1572 da Negrone de Nigro, che vi pose la sua sepoltura. Essa venne distrutta durante la ricostruzione della chiesa nel 1600, ma conserva attualmente il titolo a San Govanni Battista. Proseguendo verso il fondo sempre sulla destra vi è la seconda cappella, dedicata a San Pietro d'Alcantara. La terza, anche detta "dei tre Re Magi", fu fondata da Stefano Fieschi Raggio e passò successivamente ai Peirano, i quali la rivestirono di marmo nero. La cappella situata nel braccio destro del transetto è dedicata a Sant'Anna, sull'altare il 26 Luglio di ogni anno dal 1461 al 1812 veniva esposto il reliquario del braccio di Sant'Anna. Questa ampia zona cupolata è interamente affrescata da Franchi Marinelli(1908-12). Tra questa cappella e quella di testa della navata destra si trova una porta che conduce al chiostro su due piani, dal quale si accede al convento. Al secondo piano, in fondo ad una galleria del chiostro, si trova una pala d'altare marmorea cinquecentesca che raffigura la "crocefissione tra i Santi Bernardino e Lorenzo". La cappella della Natività, cioè quella di testa alla navata destra, sorge sul luogo della cappella "maior" dell'antica chiesa mortariense. Al suo iinterno rimase collocata fino al 1580 la statua della Madonna del Monte, attualmente situata nella cripta sottostante il coro ed il presbiterio. Cappella della Santissima Concezione è quella di testa della navata sinistra. Essa contiene una statua lignea del Sacro Cuore, mentre quella del braccio sinistro del transetto è dedicata a San Francesco d'Assisi, edificata nella seconda metà del 1400 e rimaneggiata nel 1600. La cappella di Sant'Antonio da Padova è documentata fin dal 1456 e le ultime due sono dedicate rispettivamente a San Sebastiano ed all'Immacolata. Al presbiterio e al coro si accede attraverso due scalinate laterali, che lasciano un più vasto spazio alla scalinata centrale la quale conduce alla cripta ad essi sottostante. Il coro ed il presbiterio furono edificati nel corso del 1600. Questa ingente opera fu eseguita a spese di Giacomo Saluzzo. L'altare maggiore è in marmi policromi con tabernacolo a forma di tempietto a cupola e sormontato da un crocifisso.
Opere notevoli
* Assunta: Opera di Domenico Fiasella, datata 1632 si trova sulla parete di fondo del presbiterio e fu commissionata dai Saluzzo.
* Polittico con i Santi Sebastiano , Rocco e Pantaleo: Opera di Bernardino Fasolo, si trova sulla parete sinistra del presbiterio e proviene dalla cappella di san Sebastiano.
* Storie della vergine:' Affreschi situati nella volta dello scurolo. Opera di Andrea Ansaldo.
* San Francesco: Opera di Bernardo Strozzi.
* L'albero di Jesse:' Opera di Andrea Semino
* Statua della Madonna del Monte:' Attribuita al senese Francesco di Valdambrino ( 1375/80 ca.- 1435), collaboratore di Jacopo della Quercia.
Bibliografia
Silvestro Basso, "Dove e come sorge il nuovo collegio missionario serafico di Nostra Signora del Monte"; Giovanni Meriana, "Guida ai Santuari in liguria"; Guida Sagep " Nostra Signora del Monte".